Architecture

Rino Tami

La Piccionaia

1943–1945

Nel marzo del 1944 i Tami elaboravano un progetto completamente nuovo. Da moderna, la casa assumeva fisionomia rustica. Non è possibile sapere quanto il gusto della committente abbia influito sul cambiamento, data l’irreperibilità di una corrispondenza diretta tra lei e l’architetto; la signora Hofer è spesso menzionata nelle missive tra i Tami e Prati, la cui impresa realizzerà l’edificio, ma non compare mai in prima persona. Sarà Giacomo Prati a firmare la domanda di costruzione in vece sua, e il trapasso di proprietà avrà luogo a edificazione terminata.

La casa è ora costituita da due elementi: una torre con base quadrata di 6,50 m di lato su tre piani con copertura a padiglione, e una costruzione addossata sul retro in posizione baricentrica a sezione minore, soli 3,50 m, profondità crescente dal pianterreno al primo, con un’estensione di 4,90 m e con copertura a falda unica con colmo sotto la gronda del corpo principale. Il secondo elemento salda completamente la torre al pendio retrostante. Il piano principale è al livello intermedio. L’accesso si trova sul retro, coperto a galleria dal corpo minore. L’ambiente frontale è destinato al soggiorno, i laterali alla cucina e all’ingresso. Il piano superiore si suddivide in due camerette. Il piano inferiore ospita un portico aperto solo frontalmente per il soggiorno all’aperto. Il vano occupa solo la metà anteriore della superficie dell’edificio, mentre il retro è interrato. Al piano giorno il corpo stretto è sfruttato soltanto per il portico d’entrata, mentre al piano superiore vi sono ricavati il bagno e un ripostiglio. Il collegamento tra i piani è presentato in due varianti: esterno, attraverso una scala a sbalzo sulla facciata occidentale dal piano d’ingresso al superiore con accesso dal soggiorno; interno, tramite una scala ad angolo lungo le due pareti a occidente e settentrione. Non c’è collegamento diretto con il portico nel piano inferiore.

Il progetto veniva rielaborato nel maggio del 1944 per la domanda di costruzione. Era aggiunto un ulteriore livello sotto il piano terreno e sopra quello del portico, destinato ai servizi. La maggiore altezza fa in modo che il tetto del corpo sul retro non vada più a morire nel terreno, ma venga a trovarsi più alto. Verso valle la casa presenta ora quattro piani fuori terra, verso monte soltanto due.

Per la scala era scelta l’ubicazione interna che veniva fatta corrispondere anche con il collegamento al piano inferiore, ma era necessario un incremento delle superfici, che portava a rinunciare alla pianta quadrata. L’ampiezza saliva a 7 m e la profondità a 6,70. La scala esterna applicata sulla facciata veniva ricuperata in parte per dare accesso diretto al piano inferiore. Nel progetto del maggio 1944 si legge la scelta del materiale per le facciate: pietra a spacco. Gli elementi complementari sono di repertorio regionalistico: i vani delle finestre sono dotati di gelosie applicate, davanti alle camere del piano superiore si apre un balcone-loggia a struttura lignea, sul colmo del tetto è fissata una banderuola che riproduce la sagoma di un gallo. La scala esterna è prevista con lastre di granito a sbalzo sulla facciata a costituire le pedate, e un parapetto di ferro.

La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
La Piccionaia
46°00'07.4"N 8°58'43.4"E

Lieu: Castagnola, Switzerland
Type: Maison

Text: Opera Completa
Photography: Hannes Henz - Detlef Leinweber


Publié: Janvier 2023
Catégorie: Architecture